La mappa della cosche vibonesi nella relazione della DIA
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La provincia di Vibo Valentia “subisce un forte condizionamento mafioso e le articolazioni criminali più consistenti operano anche in altre regioni dell’Italia ed all’estero”. E’ quanto emerge dalla seconda relazione semestrale della Direzione Investigativa antimafia relativa al 2014. Il documento, appena pubblicato, evidenzia come nel vibonese permanga “l’egemonia e l’operatività della cosca Mancuso di Limbadi, che mantiene posizioni di indiscusso prestigio anche grazie alle alleanze con le cosche delle province di Reggio Calabria e Catanzaro”. Un potere costruito negli anni, grazie alla capacità “di dialogare con il mondo del commercio e della finanza, con taluni politici ed amministratori, nonché di incidere nell’economia reale con importanti investimenti – specie nel settore turistico – lungo la costa vibonese”. A confermarne il primato, la circostanza che “tutte le altre ’ndrine presenti nella provincia sono satelliti o subiscono l’influenza dei Mancuso”. Per quanto riguarda, invece, le famiglie che deterrebbero le leve del comando nelle varie realtà locali, la relazione traccia la seguente mappa: “A Vibo sono presenti i Lo Bianco – Barba, mentre nella Marina del capoluogo persisterebbero i Mantino – Tripodi. A San Gregorio d’Ippona i Fiarè – Razionale; a Stefanaconi e Sant’Onofrio i Bonavota, i Petrolo ed i Patania; a Piscopio i Fiorillo; a Fabrizia è presente una locale. A Briatico e Tropea sono presenti le famiglie Accorinti e La Rosa, mentre più a nord del litorale – comuni di Pizzo e Francavilla Angitola – le famiglie Fiumara e Cracolici. A Filadelfia, nella zona montuosa delle Serre, domina incontrastata la cosca Anello – Fruci, considerata un anello di congiunzione tra la criminalità organizzata vibonese e quella lametina. Nella medesima area persistono i Viperari, che fanno capo ai Vallelonga. Infine, nei comuni di Soriano, Mileto, Sorianello, San Calogero e zone limitrofe risiedono i gruppi Soriano, Prostamo e Petitto. E’ sempre in atto la faida tra i gruppi Loielo – Gallace ed il sodalizio Emanuele, tutti operanti nei comuni di Gerocarne, Soriano Calabro e Sorianello”.
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