Caso Reggina, donne di Reggio Futura all'attacco: "Non innocente il silenzio di Falcomatà"

"Non è stato gradevole assistere inermi alle variegate quanto folcloristiche vicende accadute in questi mesi in città". L'ammissione è delle donne aderenti a Reggio Futura che ricordano il corso degli eventi succedutisi dal momento dell'insediamento della Giunta Falcomatà a Palazzo San Giorgio, centrando la loro attenzione sulle tristi vicende riguardanti la Reggina. "Ci sarebbero - scrivono infatti - pagine di accadimenti da ripercorrere, tutti in egual misura determinati dall’agire contraddittorio ed inadeguato del primo cittadino. Il leitmotiv è di dominio pubblico: 'Abbiamo ereditato una situazione disastrosa...La svolta…Andiamo avanti……'. Per quanto ci abbia allenato agli slogan, ai selfies ed alle conferenze stampa artefatte (vedi l’inaugurazione della fontana di Tre Aie), in riferimento alla squadra amaranto, nessuno si aspettava che a causa dell’inadeguatezza dei suoi interventi si potesse giungere a quell’epilogo! Abbiamo vissuto l’agonia della squadra, abbiamo indossato la maglia amaranto per mostrare il nostro sentire, il nostro campanilismo. Sensibili al dramma che incombeva sulla squadra, abbiamo lanciato l’appello alle istituzioni ed in particolare al Sindaco, facendo emergere gli elementi municipalistici molto intensi che il primo cittadino avrebbe dovuto far suoi, per urlare, pretenderne la salvezza. Un gesto significativo, simbolico dell’autorevolezza di chi  rappresenta la propria terra, orgoglioso di esserne figlio. Nessuna risposta concreta e risolutiva è stata data, anzi con inaspettato tempismo, a causa di una telefonata interlocutoria con chi avrebbe potuto determinarne la salvezza, ha scelto forse inconsapevolmente di farla tramontare". "Siamo passati - sottolineano le donne di Reggio Futura - dal suo annuncio trionfale durante la conferenza stampa del 17 luglio: 'Torniamo da Roma con tre punti...' al clamoroso retroscena della telefonata decisiva ed infausta con Tavecchio. Per fortuna il delitto consumato non ha spento l’entusiasmo del popolo. La grinta e l’amore viscerale per la squadra amaranto che da sempre contraddistingue i tifosi reggini sono bastate ad infondere coraggio domenica scorsa, nella speranza che ripartire si deve anche se dalla serie D! Caro Sindaco, tutto ciò ha un valore che si traduce in un messaggio forte, tuo malgrado. La squadra che si chiami Reggina o che si chiami ASD Reggio Calabria è sempre la squadra della città ed è immortale. Quindi senza di te o con te si va avanti! Non sappiamo se stavolta te ne starai in silenzio, glissando sulla vicenda! Ci sorprenderesti piacevolmente qualora decidessi di sovvertire le nostre osservazioni nell’unico modo possibile: i fatti! Dimostra di essere davvero il sindaco di tutti anche di quelli che non ti hanno votato  e, soprattutto, di essere adeguato al ruolo istituzionale consegnatoti quasi un anno fa, fai un rapporto alla città spiegando i motivi che ti hanno spinto a questa scelta". E’ auspicabile - termina la nota - che si sappia perché hai interpretato la telefonata con Tavecchio interlocutoria e non risolutiva!"

 

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