Serra, domani all'Einaudi il filosofo tedesco Peter Trawny

Sarà il filosofo tedesco Peter Trawny, presentato dalla professoressa Rosa Marafioti, a concludere, martedì 31 maggio alle ore 11.00, gli incontri con gli autori nell'ambito del progetto regionale "Gutenberg" cominciati, presso l'Aula Magna dell'Istituto di Istruzione Superiore "L. Einaudi" di Serra San Bruno, martedì 24 maggio con il volume Fine pasto. Il cibo che verrà dell'antropologo Vito Teti. A essere discusso dagli studenti sarà il libro Heidegger e il mito della cospirazione ebraica (Bompiani, 2015), adeguatamente preparati all'incontro sotto la guida attenta del professor Emiliano Cheloni, docente di Filosofia e Storia nell'indirizzo del Liceo Scientifico. Si tratta, per la scuola che lo ospita, di un evento particolarmente importante, perché Peter Trawny è un filosofo, docente e direttore del "Martin-Heidegger-Institut" nell'università tedesca di Wuppertal, di statura internazionale: curatore di diversi volumi dell’edizione completa delle opere di Heidegger, ha studiato filosofia, musicologia e storia dell’arte a Bochum, e si è addottorato e abilitato a Wuppertal con il prof. Klaus Held. Ha, inoltre, esercitato attività di ricerca e docenza in molteplici università tedesche, a Vienna, a Stoccolma e a Shanghai e ha pubblicato innumerevoli articoli e tredici monografie, approfondendo il pensiero di Martin Heidegger, Hannah Arendt, Ernst Jünger, Schelling, Hegel, Hölderlin.  Il volume presentato nell'Istituzione scolastica serrese si colloca al centro del dibattito internazionale sui "Quaderni neri" di Heidegger, nei quali, secondo l'interpretazione che ne dà Trawny, sarebbe presente un "antisemitismo storico-ontologico" legato all'utilizzo heideggeriano dell'espressione "ebraismo internazionale", a giudizio dello stesso Heidegger una potenza mondiale in lotta contro l'americanismo, il bolscevismo e il nazionalsocialismo per il dominio sul mondo. Tale, presunto, "ebraismo internazionale" costituirebbe, per Heidegger, la potenza più pericolosa perché "senza radici", "inafferrabile", contrapposto radicalmente ai Tedeschi, per i quali esso è l'estraneo. Occorre, tuttavia, tener conto della circostanza che l'antisemitismo di Heidegger, nella lettura di Trawny, si distinguerebbe essenzialmente da quello di Hitler, poiché il filosofo critica l'atrocità dei crimini nazisti e definisce "sciocco e riprovevole" l'antisemitismo "comune" diffuso in Germania in seguito all'ascesa al potere del nazionalsocialismo. Insomma, sarà il "cuore di tenebra" della storia europea del Novecento ciò con cui si misureranno gli studenti dell'Istituto di Istruzione Superiore "L. Einaudi", nella consapevolezza che la coscienza critica costituisca un baluardo indispensabile verso ogni forma di intolleranza e di razzismo. 

 

 

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