La Certosa di Serra inserita nel portale autostradadelmediterraneo
- Written by Mirko Tassone
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C’é anche Serra San Bruno e non poteva essere altrimenti, nel novero degli itinerari proposti da Anas sul portale www.autostradadelmediterraneo.it.
Presentato lo scorso 22 dicembre, in occasione della conferenza con sui è stata annunciata la conclusione dei lavori sulla Salerno – Reggio Calabria, oggi A2, il sito web è composto da “schede, immagini, video e informazioni” che aiutano a scoprire “le bellezze naturali, artistiche, culturali, architettoniche e turistiche delle tre regioni attraversate dalla nuova autostrada (Campania, Basilicata e Calabria)”.
Scopo dell’iniziativa è, infatti, far: “conoscere le enormi potenzialità che la nuova A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’ può esprimere, valorizzando gli itinerari religiosi, culturali naturalistici, enogastronomici dei luoghi che percorre”.
Per aiutare e stimolare gli automobilisti ad apprezzare al meglio i territori attraversati dall’autostrada, Anas ha tracciato sette percorsi (La via dei castelli, dell’archeologia, del mito, della fede, del caffè, di Bacco e Cerere e dello sport) articolati in altrettante tappe.
La cittadina bruniana è stata, ovviamente, inserita nell’ambito degli itinerari religiosi. Fin dalla homepage, i luoghi che compongono la “Via della fede”, sono introdotti con un’immagine fotografica che ritrae la Certosa serrese. Entrando nella sezione dedicata, è possibile consultare le varie tappe che scandiscono il percorso. Aprendo la pagina dedicata a Serra, si legge:
“ Un ulteriore luogo di fede, a stretto raccordo con l’Autostrada del Mediterraneo è la Certosa di Serra San Bruno. Ubicata in Calabria, nei Piani Delle Serre, dal lontano 1090, primo convento dei certosini fondato in Italia, è caratterizzata da un’atmosfera di pace e misticismo. I certosini sono soggetti, come secoli fa, alla rigida regola monastica della clausura. L’unico ponte con il “mondo reale” è il museo realizzato nel 1994. All’interno è presente una biblioteca che accoglie oltre 25.000 volumi. La quiete ed il silenzio, il canto melodioso dei frati certosini, i profumi della terra, introducono ad una singolare esperienza di fede ed amore. Suggestivo è il Laghetto dei Miracoli dove è immersa la statua di San Bruno, a ricordo delle penitenze che il santo offriva a Dio. [...]”.
Tra i percorsi che compongono la “Via della fede” (la Certosa di Padula, la statua del Cristo Redentore di Maratea, il Santuario di San Francesco di Paola, il Santuario della Madonna a Paravati, la Basilica della Consolazione Eremo e il Santuario di san Gaetano Catanoso, entrambi a Reggio Calabria), quello serrese è, fuor di dubbio, il più suggestivo. Oltre a sorgere in uno straordinario contesto naturalistico, il monastero ha fatto da cornice ad una lunga serie di misteri e leggende. Inoltre, come ebbe a definirla nel corso della sua visita papa Benedetto XVI, la Certosa di Serra rappresenta una vera e propria “cittadella dello Spirito”.
In ogni caso, al di là delle singole tappe inserite al suo interno, il portale www.autostradadelmediterraneo.it. si propone di valorizzare al meglio i luoghi più interessanti che si trovano in prossimità del tracciato autostradale. Al fine di ampliare gli itinerari ed arricchire le località segnalate, Anas ha lanciato una campagna social.
Fino alla fine di marzo, infatti, attraverso i canali Facebook, Twitter e Instagram di Anas, sarà possibile partecipare proporre “un’idea di itinerario, indicando percorsi naturalistici, luoghi culturali e religiosi da visitare e tanto altro ancora da scoprire e da valorizzare”.
“Come già indicato nel post della pagina Facebook: partecipare è semplice: posta il tuo suggerimento e, se vuoi, una foto su Facebook, Twitter e Instagram indicando sempre l'hashtag #ilmioitinerarioA2 e ricordandoti di menzionare sempre @StradeAnas! Fino a fine marzo raccoglieremo le vostre idee e le migliori saranno inserite sul portale!
#Italiasifastrada #lenostrestrade #ascoltiamoilterritorio #A2perilturismo”
Si tratta di un progetto il cui obiettivo è la valorizzazione delle bellezze del Mezzogiorno che, nelle intenzioni di Anas, servità a guidare l’automobilista verso una riscoperta consapevole dello straordinario patrimonio turistico e culturale del Sud d’Italia.
“Anas - si legge in un anota - vuole farsi promotrice di un nuovo, dinamico e moderno modello di sviluppo, trainato dalla sinergia tra tutte le realtà locali interessate, per mettere in campo iniziative concrete di sviluppo, di conoscenza e di fruizione del territorio in grado di definire, nel loro insieme, la forza e il valore del Meridione. La moderna infrastruttura autostradale, restituita pienamente alla fruizione, non sarà soltanto un segmento di collegamento tra Campania, Basilicata e Calabria, ma una retta policentrica orientata ad un’idea di sosta e non solo di attraversamento. Uno stimolo alla scoperta dei luoghi lambiti dalle acque del Mediterraneo, una chiave d’accesso ai sacri templi della storia, ai luoghi arcani del mito. Un’autostrada-itinerario che, attraversando il cuore meridionale del Bel Paese, diventi un generatore di opportunità e di sviluppo per il territorio”.
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