Esposizione inadeguata di frutta, l'Asp di Catanzaro prosegue la sua battaglia
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Proseguono i controlli del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione di Catanzaro finalizzati a contrastare la cattiva abitudine degli operatori commerciali di esporre all’esterno i prodotti orto-frutticoli. Un impegno a tutela della salute dei cittadini perché, come dice il responsabile del Servizio, dottor Francesco Faragò, “girando per le strade di Catanzaro, sia del centro che della periferia, ci si imbatte nel solito spettacolo di bancarelle improvvisate in ogni angolo della città, ‘adornate’ di frutta e ortaggi di ogni tipo. Per chi non è abituato a questo genere di esibizione, tanta inventiva sfoggiata dagli operatori e con quale ‘naturalezza’ e spontaneità si improvvisano ‘punti vendita’ riesce perfino stupefacente. Si assiste all’intraprendenza di persone che, sprovviste di automezzi, con disinvoltura aprono banchetti dove espongono l’orto-frutta. Parafrasando una famosa canzone degli anni settanta, ‘basta avere un banchetto e puoi vendere tutta la merce che vuoi’. Tanto a pochi interessa, poche persone si indignano per queste scene da quarto mondo. Ma ancora peggio - prosegue preoccupato il dottor Faragò - sono tanti i cittadini che vanno ad acquistare a tali condizioni, nonostante sia risaputo che gli alimenti a contatto con ciò che fuoriesce dalle marmitte delle auto si contamina e provoca danni seri alla salute, nonostante la merce sia in balia di animali di ogni tipo, con tutti i rischi che ciò comporta, nonostante qualche mese fa sia stata avviata dall’Asp una campagna di sensibilizzazione appositamente indirizzata a disincentivare questo genere di commercio. Questo spettacolo da quarto mondo – dichiara il responsabile del Servizio Igiene Alimenti - non può trovare giustificazione alcuna né di tipo sociale, né di tipo occupazionale, perché nessuna cosa al mondo può giustificarsi quando si mette a rischio la salute dei cittadini. E’ un principio questo che deve essere chiaro a tutti, a cominciare dagli stessi operatori di vendita. Agli operatori che vendono in tali condizioni diciamo che non è assolutamente lecito lavorare mettendo a rischio la salute della gente. Gli operatori addetti al controllo ufficiale non si stancano di sottolineare e richiamare l’attenzione dei cittadini al fine di evitare la scelta di merce esposta alle contaminazioni più varie, perché così mettono a rischio la propria salute. Stiano attenti a quando comprano l’orto-frutta messa sui marciapiedi, esposta ai fumi delle macchine e quant’altro, a quando comprano dai cofani delle macchine in situazioni che sfuggono ad ogni tipo di controllo. Attenzione: la salute va tutelata prima che sia compromessa, prima che sia tardi”. Dopo l’accorato appello il dottor Faragò spiega: “qualche mese fa, dopo aver avviato una campagna di sensibilizzazione sulla stessa problematica, abbiamo scritto sugli organi di stampa che suscita meraviglia l’indifferenza dei cittadini e, soprattutto, di quanti avrebbero il dovere istituzionale e morale di intervenire e non lo fanno. Abbiamo ribadito che c’è bisogno di una battaglia forte, di una battaglia civile per il benessere della gente che sia sostenuta dalle Associazioni dei consumatori, dai partiti politici e da altri organi che condividono gli obiettivi di migliorare il benessere collettivo. Da allora solo pochi hanno preso posizione sul tema specifico e questo suscita sì meraviglia. Non si può essere indifferenti rispetto a tematiche che riguardano il benessere e la salute di tutti! Ricordiamoci che le conquiste di civiltà si ottengono col contributo di tutti”. Conclude, infine, annunciando che “Il Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione intanto, andrà avanti nei prossimi giorni adottando tutti gli strumenti di legge a tutela dei consumatori e, nei casi più ostinati, si arriverà alla sospensione delle licenze e alla revoca”.