Quarantatré anni fa moriva Antonio Guarasci, primo Presidente della Regione Calabria
- Written by Pietro De Leo
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Era il 2 ottobre 1974 . La mattina verso le 9,30 mi raggiunse ad Arcavacata',presso il Dipartimento di Storia nei capannoni dove era provvisoriamente allocata l'università, il prof. Antonio Guarasci, primo presidente della Regione Calabria, libero docente di Storia del Risorgimento.
Sin dall'anno precedente, quando era stata avviata la Facoltà di Lettere e Filosofia, aveva chiesto formalmente di poter insegnare tale disciplina nell' Unical.
Tale legittima aspirazione trovava però il forte dìssenso del rettore prof. Beneamino Andreata, in quanto egli riteneva che un politico impegnato nella Regione come Presidente della prima Giunta, non avrebbe avuto a sua disposizione nemmeno un'ora al giorno e pertanto non poteva dedicarsi a tempo pieno all'insegnamento e alla guida degli studenti, in base allo Statuto speciale del nostro Ateneo.
Il Comitato ordinatore pur ritenendo ineccepibili le indicazioni del Rettore, era altresì consapevole che in un momento delicato per la costruzione dell'Unical in cui la lotta politica tra Socialisti e Democristiani occupava non solo le pagine dei giornali, ma anche le strade e le piazze oltre ai circoli e teatri dell'hinterland, non doveva espandersi vistosamente o surrettiziamente nell'Ateneo .
Mancavano pochi giorni all'inizio del secondo anno accademico della Facoltà di Lettere e Fiolosofia che unica in Italia allora aveva un corso di laurea in storia.
Fui invitato perciò come vicedirettore del Dipartimento omonimo a cercare un'opportuna soluzione alla velata quaestio. Quella appunto che proposi al Guarasci quella mattina, prima che salisse in macchina verso Roma.
Si presentò con grande cordialità portando in dote al Dipartimento insieme con alcuni volumi da lui pubblicati una copia del Codice di Leonardo.
L'intesa che raggiungemmo era che lui non sarebbe stato titolare di cattedra, ma come libero docente avrebbe potuto tenere a titolo gratuito seminari e lezioni.
Lo accompagnai alla macchina di servizio dopo aver preso un caffè e ci abbraciammo salutandoci con un arrivederci presto.Un momento indimenticabile che mi portò alle lagrime, quando appresi dalla Rai, poche ore dopo, che si era spento in un incidente presso Polla, cittadina del Vallo di Diano, ma anche uno sconosciuto tassello storico dell'Unical.
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