Successo per l'esibizione dei giovani di Gerocarne in Svizzera
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Si è rivelata un grande successo la trasferta in Svizzera di un gruppo di giovani di Gerocarne, i quali, per l’occasione, si sono esibiti per la tradizionale festa di Sant’Antonio nella comunità cattolica di Egg. I ragazzi che hanno preso parte all'iniziativa sono stati preparati musicalmente dal maestro Peppino Calabrese che, in qualità di direttore “dell’Associazione bandistica città di Gerocarne” e forte della sua esperienza musicale, ha indirizzato il gruppo – quasi interamente composto da giovani che suonano all'interno della banda - affinché si esibisse nel miglior modo possibile. I giovani che hanno partecipato al viaggio sono: Bruno Schiavello, Fabio Caglioti e Nazzareno Caglioti ai clarinetti; Sandro Calabrese e Francesco Schiavello ai sax-tenore; Domenico Mamone al flicorno-baritono; Leo Pullella, Anna Papillo e Domenico Papillo alle percussioni; Micuccio Pelaia e Davide Putrino alle trombe; Marco D’Elia al flicorno-contrabasso e Diego Sabatino al Corno. Ad accompagnare i giovani è stata la fotografa Michela Falcone. A consentire il viaggio dei giovani di Gerocarne in terra svizzera è stato direttamente l'ex parroco del piccolo centro del Vibonese, don Salvatore Lavorato, ora in servizio nella chiesa di Zurigo, al quale ovviamente vanno i più sentiti ringraziamenti da parte dei ragazzi, per aver, nei fatti, non solo permesso ad un gruppo di giovani di vivere una bella esperienza ma, soprattutto, per aver consentito loro di condividere dei bei momenti e di trascorrere del tempo in compagnia in una terra straordinaria come quella svizzera. L'esibizione dei ragazzi si è tenuta sabato 13 giugno nella comunità di Pfàffikon, con un concerto caratterizzato da bellissime marce, allietando tutti i partecipanti e soprattutto le orecchie più esperte in materia di musica. Il momento clou, però, è stato senza dubbio domenica 14 giugno quando, per le vie di Egg, si è tenuta la processione in onore di sant’Antonio, celebrata da don Salvatore, assieme alla numerosa folla giunta da tutto l’Oberland-Glattal. Un momento di grande rilevanza per quanti vi hanno partecipato, non tanto per la processione in sé, quanto piuttosto perchè questo momento di aggregazione, da qualcuno, è stato interpretato come un ritorno al passato, come se si fossero ritrovati nelle tradizionali processioni italiane. Un momento, dunque, dove non è mancata l'emozione da parte di chi si è visto catapultato indietro nel tempo e ha rivisto, dunque, con fede il Santo Rosario, accompagnato dalle marce eseguite alla perfezione dai ragazzi di Gerocarne. Al termine della Santa Messa, un festoso momento di comunione nel salone principale, ha tenuto uniti tutti, giovani e meno giovani, in un brindisi con vino bianco, rigorosamente italiano, canti tradizionali, marce, inno di Mameli e tanti sorrisi che raccontavano la felicità di questo ponte, Svizzera-Italia, per il quale gli italiani residenti in Svizzera sentono di esprimere i più vivi ringraziamenti a questi ragazzi. In una realtà bella ma allo stesso tempo così triste per mancanza di giovani qual è quella della chiesa svizzera, il weekend tutto italiano ha portato un soffio di freschezza e gioventù davvero emozionante. Gli italiani giunti in terra elvetica per lavoro, ma da sempre legati alle proprie origini, si sentono di omaggiare questi ragazzi per i giorni trascorsi insieme con la speranza di rivederli presto in un’altra esibizione.