Premio Alda Merini: vince la poetessa Alfonsina Campisano Cancemi
Con la scelta dei cinque finalisti, si avvia a conclusione la V edizione del Premio “Alda Merini” di poesia, promosso dall’associazione “Accademia dei Bronzi”, presieduta da Vincenzo Ursini, con il partenariato della Camera di Commercio di Catanzaro e l’adesione del presidente del Senato, della presidente della Camera dei Deputati, del Maestro orafo Michele Affidato di Crotone e del gruppo “Guglielmo caffè” di Copanello. La cerimonia di premiazione si svolgerà sabato 27 agosto, alle ore 10,30, presso il Guglielmo Hotel di Catanzaro. “Al premio, - ha detto il presidente dell’Accademia dei Bronzi - hanno aderito, anche quest’anno, centinaia di poeti in rappresentanza di tutte le regioni italiane, ma anche di alcuni nazioni europee, a dimostrazione del fatto che la nostra kermesse letteraria è ormai molto seguita dagli addetti ai lavori. Siamo, insomma, diventati primi senza aver mai utilizzato risorse pubbliche”. La giuria, presieduta da G. Battista Scalise e composta Mario Donato Cosco, Vincenzo Ursini, Antonio Montuoro e Mauro Rechichi, dopo approfondito esame degli elaborati che avevano superato la prima selezione, tutti inseriti gratuitamente nell’antologia dal titolo “Nel nome di Alda”, ha deliberato la seguente classifica di merito: premio per la migliore poesia dedicata ad Alda Merini assegnato a Maria Concetta Giorgi di Cesenatico per l’opera dal titolo “Vita”. Poesia dedicata ad una donna, di nome Vita, ricoverata assieme ad Alda nel manicomio di Taranto, alla quale la poetessa dei Navigli era molto legata. Il 1° premio assoluto è stato assegnato alla poetessa Alfonsina Campisano Cancemi di Caltagirone per la lirica dal titolo “Agape”. L’autrice era già stata finalista nella terza edizione del premio. In “Agape”, “la tavola a cui si è chiamati si trasforma in palestra d’esercizio di tutti i sensi: è in essa che si impara, infatti, sin da bambini, a distinguere il buono dal cattivo, il duro dal tenero, il dolce dall’amaro. E la madre diventa insostituibile elemento di vera comunione”. Gli altri quattro finalisti, classificati ex-aequo al 2° posto, sono: Franca Cavallo (Modica) con la lirica “Gioisce il merlo sotto il bagolaro”. La poesia “richiama con bucoliche sfumature, un mondo arcadico-campestre che accoglie delicatamente il mondo della poetessa”; Antonio De Rosa (Morano Calabro), con la lirica “Sibari” attraverso la quale il poeta ci consegna “un impatto emotivo molto forte, orientato verso un ritorno al passato, carico, nel contempo, di immagini icastiche, che rivisitano, con sapienza, i sogni dei nostri antichi padri”; Selene Pascasi (L’Aquila) con la poesia dal titolo “Morire in un giorno d’estate”, poesia nella quale “La metafora della morte viene sapientemente impiegata dalla poetessa per sottolineare il sordo dolore della pena di vivere”; Rocco Pedatella (Trezzano sul Naviglio), con la lirica “Fratelli di nebbia”, nella quale “il poeta opera un recupero di memoria di un mondo ormai spirato, ma intensamente vissuto: lo spaccato di un reale che ha scalfito sogni e speranze”. La giuria, ha quindi assegnato una Segnalazione d’Onore con targa ai poeti: Marino D’Urso di Bitonto, per la lirica “…è di nuovo autunno”, Maria Francesca Giovelli di Caorso per “Canto alla vita”, Vito Massimo Massa di Bari per “Nel posto dei profuni”, Elisabetta Mercuri di Lamezia Terme per “Nostalgia”, Giuseppe Minniti di Acquaro per “Lungo il filo del tempo”, Vittoria Nenzi di San felice Circeo per la lirica “Solitario sentiero”, Giovanni Pistoia di Corigliano Calabro (anch’egli secondo classificato in una precedente edizione del premio) per “Stragi”, Lolita Rinforzi di Assisi per la lirica dal titolo “A mio figlio”, Franca Stancati Scaramelli di Lago, per “Settembre”, Maria Ivana Trevisano di Albissona Superiore per “La panchina” e Gilberto Vergoni di Cesena per “Mamma”. Numerosi altri poeti, in rappresentanza di varie regioni, sono stati infine segnalati con Attestato di merito e targa.
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