La Calabria dei micro borghi partorisce una nuova città
- Written by Ulderico Nisticò
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Corigliano e Rossano non sono i soliti paesoni calabresi di vere o presunte nobili origini, con il solito monumento medioevale ignorato 364 giorni l’anno, e la solita con onesta e pigra sussistenza. Non dimentichiamo certo il patrimonio storico di Rossano, e non solo quello romeo (bizantino) ma quello rinascimentale, quando la città fu legata agli Sforza di Milano, Bari, Polonia e Svezia; e Corigliano con il suo castello… Ma non sono centri che campino di vanagloria, sono due aree di grande produttività agricola, industrie e un turismo con alle spalle la Puglia. E, a quanto pare, con una popolazione ben attenta alla politica, e capace di scelte audaci.
Confinanti, i due centri avranno avuto solo danno dai limiti comunali, che davano fastidio a una seria programmazione, e non dico a qualche cartaceo piano regolatore, ma a un corretto e intelligente utilizzo del territorio. Ecco dunque la decisione politica di organizzare una nuova entità amministrativa estesa ben 346 kmq. Per la cronaca, Soverato ne vanta 7,5, calanchi inclusi!
Secondo i dati ufficiali, la nuova città conterà 77.000 abitanti, più di Lamezia; Cosenza ne conta 69.000; Catanzaro, 91.000; Crotone e Vibo… non solo le città, ma le rispettive province hanno un numero di abitanti appena il doppio della sola futura città di Corigliano – Rossano. Quali speranze può coltivare Cosenza, di essere il centro della sua abnorme provincia? Niuna! A parte Reggio (180.000 anime), tutti gli altri comuni calabresi sono piccoli per territorio, e ancora più piccoli per abitanti.
Dall’Assi al Corace, non arriviamo a 70.000, però divisi in 28 comuni, tutti con sindaco, vicesindaco, assessori, opposizione, maggioranza, impiegati, bilanci, dissesti… E se date un’occhiata alla mappa, c’è da mettersi le mani nei capelli, come s’intreccino assurdamente degli agri comunali ereditati dagli interessi dei possidenti amici di Murat, e poi spacciati per risalenti ai Normanni o alla mitica Magna Grecia. Volete esempi? Eccoli:
- Argusto che circonda Chiaravalle e arriva a Razzona;
- Gasperina da Montepaone a Stalettì, senza spiaggia;
- Petrizzi con la famosa casa sulla strada di Gagliato, e con zona balneare senza mare;
- Satriano irta di cartelli di confine come fosse la Muraglia Cinese;
- Soverato il meno esteso comune dell’attuale provincia di Catanzaro, stretto tra due “zone industrali”;
- Spadola, Brognaturo e Simbario sono proverbiali…
Secondo voi, i 77.000 abitanti con 346 kmq potranno mai pigliare in considerazione i nostri simpatici borghi di anime 500; e sappiamo tutti che almeno 250 vivono altrove e mantengono la residenza per il cugino sindaco! Qualcun altro conta persino un migliaio.
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