EDITORIALE: "Solidarietà a Nicola Costanzo"
- Written by Bruno Vellone
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C’è una massima di Voltaire, padre dell’Illuminismo, che recita: “Non condivido ciò che dici ma darei la vita affinché tu possa dirlo”. E’ un principio di libertà, di rispetto che, evidentemente, se in Calabria ancora accadono certe cose, non si conosce abbastanza bene. E’ davvero inquietante quanto accaduto al giornalista del Quotidiano del Sud, Nicola Costanzo, redattore e responsabile delle pagine provinciali vibonesi, che nell’aprire la cassetta della posta ha dovuto scontrarsi con l’ennesima triste minaccia fatta ad un cronista: «Se non la smetti di scrivere articoli, ti sparo». Un foglio bianco imbucato nel box portalettere della sua abitazione. Poche righe scritte in un dialetto stretto, ma simboliche di un linguaggio violento. Un messaggio chiaro e inequivocabile sul fastidio che un giornalista libero ha recato a “qualcuno”. Ma Nicola non s’è perso d’animo e ha subito sporto denuncia presso gli uffici della Questura di Vibo Valentia. Chi, come noi, conosce Nicola, conosce un amico, una persona di rare qualità morali e professionali, una persona dalle mani pulite. Noi del Redattore gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Apprezzando il suo coraggio non ci rimane che appellarci alle autorità affinché venga fatta chiarezza sulla vicenda e perché difendano con la massima fermezza il lavoro dei giornalisti e con essi la libertà d’informazione. Perché i giornalisti minacciati in Calabria sono davvero troppi. Un vero e proprio insulto all’informazione libera in una terra difficile come la nostra. Questo tipo di minacce non scalfiscono assolutamente la professione di giornalista, ma al contrario, inducono tutti noi a proseguire con convinzione nel cammino di una informazione libera da lacci, pressioni e intimidazioni. Una professione che non va “tollerata” ma semplicemente rispettata.
BRUNO VELLONE