L'Isis decapita una donna accusata di "stregoneria"

Non conosce limiti la follia terroristica dei miliziani dell'Isis che, stando a testimonianze riportate dall'agenzia Lana, avrebbero eseguito diverse condanne a morte nella città libica di Sirte. Tra le vittime della giustizia sommaria degli uomini del Califfato, "una donna marocchina, decapitata dopo essere stata accusata di stregoneria ed un palestinese, ucciso a colpi di pistola, con l'accusa di essere una spia". La Corte islamica avrebbe, inoltre, fatto tagliare una mano ad un cittadino libico accusato di furto. Secondo un rapporto dell'Onu, a Sirte lo Stato Islamico avrebbe ai suoi ordini circa 1500 miliziani, la metà di quelli che opererebbero in tutto il territorio dell'ex colonia italiana.

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