"Le sono caduto addosso e l'ho penetrata per sbaglio", assolto dall'accusa di stupro
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"Non l'ho stuprata, le sono caduto addosso e l'ho penetrata per sbaglio". Questa la difesa di un miliardario saudita Ehsan Abdulaziz, 46 anni, accusato di avere stuprato una ragazza di 18 anni. Per quanto bizzarra, la tesi è stata accolta dal giudice inglese che lo ha assolto da tutte le accuse. Il processo era iniziato in seguito alla notte brava nel corso della quale dopo un giro in alcuni locali di Londra, l'uomo si era portato a casa due ragazze. Con una delle due aveva avuto un rapporto sessuale nella sua camera da letto, mentre l'altra si era addormentato sul divano del soggiorno. Ad un certo punto, secondo l'accusa, nel cuore della notte, la ragazza sarebbe stata svegliata e violentata. Ad avvalorare il racconto della 18enne le tracce di Dna del saudita trovate sul suo corpo. Per la difesa, però, non si sarebbe trattato di strupro. Le cose, secondo il legale dell'imputato, sarebbero andate diversamente: "Il nostro assistito aveva fatto sesso con l’amica della ricorrente e quando è andato in salotto il suo pene era ancora eretto e aveva dello sperma sulle mani. In quel momento la ragazza ha spinto le mani dell’uomo verso la propria vagina. Lui afferma di essere effettivamente caduto su di lei e che il suo pene potrebbe averla penetrata".