Sanità, Nucera (Sel): "Anche Reggio deve avere la sua Cardiochirurgia"
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"Qualcosa nella sanità calabrese comincia a muoversi e l’impegno preso con il nostro elettorato di porre fine all’agonia del settore, voluta da chi ha scelto la mobilità passiva e la riduzione dei posti letto come un dato immodificabile, comincia a dare i suoi primi frutti". A dichiaralo è Giovanni Nucera, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in seno al Consiglio regionale. "La recentissima consegna del secondo lotto del nuovo presidio ospedaliero Morelli, la proroga dei contratti per 20 precari tra biologi ed operatori del Centro Trapianti di Reggio Calabria, risultato ottenuto grazie anche all’impegno del presidente Mario Oliverio e di Enzo Sidari, sono segnali importanti - è la rivendicazione del rappresentante di SEL - e rappresentano l’avvio di una fase di rinnovato impegno che speriamo possa continuare con il nuovo commissario dell’azienda ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria, Frank Benedetto, che non deve essere lasciato solo nella delicata riorganizzazione della struttura sanitaria, soprattutto in considerazione della situazione complicata in cui versa l’Azienda Ospedaliera reggina. Questa è la strada maestra per una sanità efficiente e di qualità, in grado di rispondere alle esigenze del malato e che dobbiamo continuare a percorrere per dare risposte urgenti e concrete ai cittadini. A partire dal polo di Cardiochirugia dell’Azienda Ospedaliera Melacrino Morelli la cui attivazione è attesa da anni, e per la quale risorse pubbliche ingentissime sono state già spese e la Corte dei Conti ne ha segnalato il dispendio". "Sappiamo benissimo - riconosce il consigliere regionale - che occorrono i tempi necessari, visto che aprire una Cardiochirurgia non è come attivare un normale reparto ospedaliero. Tuttavia non vogliamo che il tutto sia lasciato nel vago e chiediamo tempi certi, documenti dettagliati e una programmazione precisa che non lasci nulla al caso, affinché anche Reggio Calabria possa avere la sua Cardiochirurgia pubblica, con una dotazione di venti posti letto. La questione sanità in Calabria non è più rinviabile. Ogni giorno aumentano le persone che non possono più permettersi cure e medicine per povertà e, contemporaneamente, la passata riorganizzazione sanitaria, con i tagli ai posti letto e personale non più sostituito da anni, ha portato a liste di attesa vergognose. Gli operatori sanitari calabresi, sono costretti a carichi di lavoro pesanti, turni stressanti, prolungamenti di orario per garantire un minimo di assistenza e, al tempo stesso, sono stati e vengono tuttora trattati da vagabondi. È necessario un riassetto organizzativo che salvaguardi l’erogazione dei servizi essenziali e una maggiore facilità di accesso in modo uniforme in tutto il territorio. Rilanciamo, rammentando la nostra denuncia sulle drammatiche condizioni dell’attuale Pronto Soccorso, la nostra proposta per la creazione di un reparto di primo intervento presso le strutture del Morelli che sopperisca al sovraccarico del vecchio presidio, consentendo così di rispondere tempestivamente alle necessità di chi ne avesse bisogno e aprendo la strada a nuove assunzioni". "Chiediamo - è l'auspicio finale di Nucera - che la politica faccia le sue scelte ascoltando i territori e coinvolgendo maggiormente gli operatori, vera primaria risorsa del sistema, e degli Enti Locali territoriali, per rispondere prima e meglio alle esigenze poste dai malati e da chi nella sanità dà il suo contributo quotidiano di idee e di lavoro"
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