Ospedale Jazzolino, Cisal: "Scura non dimentichi gli ausiliari part-time da anni"
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“Nell’erogazione dei servizi prestati agli utenti da parte dell’Azienda sanitaria provinciale quando si parla di garantire i livelli minimi di assistenza entra nel sistema anche la posizione degli ausiliari precari, part time, che da oltre dieci anni si spendono nel loro servizio attraverso sacrifici notevoli e a volte anche disumani?”. Se lo chiede il segretario provinciale della Cisal, Filippo Curtosi, che sostiene “se questa situazione non dovesse essere contemplata nel decreto n. 2 del 26 marzo scorso, disposto da Massimo Scura, vuol dire che il problema, tra i tanti punti critici esistenti all’interno dell’Azienda, potrebbe scatenare notevoli difficoltà nel proseguio del servizio, ad iniziare dal personale impiegato nell’unità operativa di Pronto Soccorso del presidio ospedaliero del Jazzolino, già alle prese con forti difficoltà organizzative. Crediamo sia alla portata di tutti – aggiunge - l’odierno disagio del personale ausiliario part time impegnato in una assistenza senza respiro e resa complicata dalla sempre crescente domanda di assistenza che specie in questi giorni di calura estiva sta imperversando nel servizio diretto da Enzo Natale. Certo, proprio perché a conoscenza dell’intero dinamismo operativo all’interno dell’Asp, avremmo gradito che il sindacato fosse stato portato a conoscenza delle proposte formulate al Commissario straordinario Massimo Scura. Per discuterle quanto meno e poi lasciare alla competente discrezione aziendale ogni tipo di scelta. Sempre tenendo conto che non ci saremmo certamente attardati a fare conoscere le nostre idee su una situazione che ovviamente merita tempi immediati ma su scelte praticabili. La Cisal – specifica Curtosi - ha usato sempre il massimo rispetto per le scelte aziendali e per il modo con cui il vertice di Palazzo ex Inam compie ogni tipo di percorso, basato sempre sulle reali necessità da affrontare e le difficoltà da superare. Ma riteniamo che fosse anche giusto ascoltare, attraverso il sindacato, la gravità delle problematiche e non solo del personale più disagiato e precario ormai da anni e che non smette mai di spendersi in non facili sacrifici pur di attendere alle esigenze di servizio anche in momenti di emergenza come quello che si sta attraversando. Anche se i tempi dettati dal decreto Scura sono immediati forse sarebbe opportuno proporre al Commissario straordinario la conoscenza dell’impellente condizione in cui versano, tra gli altri, anche gli stessi ausiliari part time. Il Direttore generale Florindo Antoniozzi, il Direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli ed il Direttore amministrativo aziendale Francesco Procopio comprendano che quanto accade in questo delicato settore del servizio ospedaliero merita grande attenzione. Non è giusto pretendere il massimo sforzo ed impegno lavorativo senza tener conto delle giuste rivendicazioni di chi è quotidianamente portato a non far venir meno al cittadino ogni possibile aiuto a superare un qualunque momento di emergenza sanitaria. L’Asp di Vibo Valentia – è la conclusione - non può disattendere le richieste che provengono da settori nevralgici, come, appunto, il Pronto Soccorso, dove la situazione è esplosa già da molti giorni e le risposte ai cittadini non si possono dare soltanto con l’abnegazione di chi ha scelto questo lavoro per portare conforto, oltre che assistenza, all’ammalato”.
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