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Il PD “caccia” Scura: “Bene Oliverio, negativa la gestione commissariale della sanità”

Dopo le tensioni degli ultimi giorni e dodici travagliatissimi mesi di governo regionale, il PD ritrova l’unità e lo fa con il più classico dei sistemi: individuare, puntare ed attaccare un nemico comune aiuta a ricompattarsi, perchè la critica è più facile della proposta. Sono due passi del documento approvato dall’assemblea della compagine renziana a rinsaldare, almeno all’apparenza, l’asse che  sostiene il governatore e a scaricare, definitivamente, quel Massimo Scura che non è caduto dal cielo, ma è stato voluto da tale Matteo Renzi. Il primo: “l’assemblea regionale del PD valuta positivamente il bilancio dell’attività amministrativa svolta ad un anno dalla data di proclamazione e di insediamento del presidente Mario Oliverio”. Il secondo: “un banco di prova, alla luce dei risultati negativi registrati dalla gestione commissariale, è la capacità di qualificare il servizio sanitario regionale. Il rientro dai disavanzi pregressi e l’ottimizzazione della spesa non possono essere obiettivi che contrastano con la necessità di garantire il diritto alla sicurezza della cura del cittadino. Il PD si adopererà nelle sedi istituzionali preposte per una rinegoziazione del piano di rientro e per fare venire meno le ragioni della gestione commissariale”. C’è una volontà chiara che è quella di disfarsi di figure esterne che decidono in autonomia, il più delle volte in contrasto con un presidente che è stato legittimamente eletto. Il PD esprime così le sue idee e manda un messaggio forte a Roma. La cui risposta, che in un senso o nell'altro si concretizzerà all’inizio del prossimo anno, sarà indicativa del grado di condivisione di tutto il progetto democratico calabrese.

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