Nicolò (FI) contesta al Governo il taglio dei fondi per A3 e 106
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"Il taglio dei fondi stanziati dal Governo nazionale per il completamento dell’A3 e della SS 106 Jonica - afferma il presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò - rappresenta una vera e propria debacle gestionale di uno Stato che, con arrogante disinvoltura, continua a mortificare la Calabria, dimostrando ancora una volta quanto essa interessi sempre meno all'Esecutivo e al premier Renzi. Le denunce del presidente di Ance Calabria e del presidente della Provincia di Reggio sono state, peraltro, le preoccupazioni espresse più volte dal gruppo consiliare di Forza Italia in seno alla massima Assise regionale rispetto a cui, purtroppo finora, non abbiamo assistito ad alcuna doverosa presa di coscienza del Governo nazionale né tantomeno regionale. Evidente e colpevole - evidenzia Nicolo' - la distanza siderale tra i diversi livelli istituzionali e questo sebbene la maggioranza che sostiene l'Esecutivo regionale abbia lo stesso colore politico del Governo guidato dal premier Renzi. Il fallimento che andiamo registrando fin dall'insediamento dell’attuale compagine governativa è su tutti i fronti; non vi sono margini di valutazione positiva o settori in cui si riscontrano percorsi virtuosi. La situazione a distanza di due anni si è soltanto aggravata: il processo per la realizzazione della Città Metropolitana di Reggio va a rilento, le periferie sono sempre più trascurate, le condizioni di agibilità delle strade della città dello Stretto drammaticamente peggiorate, con le buche diventate ormai voragini come la stessa che rischia di inghiottire una regione sempre più allo sbando. Ne' ci rassicurano - prosegue il capogruppo di Fi - le giustificazioni assolutamente deboli e inconsistenti che il Governo adduce per motivare la scure che si è abbattuta sulle risorse da destinare alle grandi infrastrutture, quasi palesando un premio di consolazione che rappresenta un'offesa all'intelligenza dei calabresi, stanchi di essere trattati alla stregua di sudditi e non di cittadini i quali, a fronte del pagamento di imposizioni fiscali dovrebbero ricevere in cambio servizi e opere essenziali di cui invece non si vede nemmeno l'ombra. Il presidente Irto - conclude Alessandro Nicolò - si faccia garante dell'Assemblea e inserisca nell'agenda dei futuri lavori del Consiglio regionale temi importanti quali sanità e infrastrutture, questioni su cui si misura il futuro di una regione e la capacità di assolvere alle funzioni basilari di governo di un territorio".
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