Lo Schiavo e Lo Moro: "Donne e giovani al centro del progetto di cambiamento di Vibo"
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“La qualità di un’amministrazione comunale si misura anche e soprattutto dalla qualità dei servizi che riesce ad erogare e, tra questi, anche da quelli indirizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne. Si pensi al sistema degli asili nido, delle scuole dell’infanzia, del tempo pieno e a quanto la carenza di questi servizi sul piano pubblico incida in negativo nella partecipazione attiva delle donne alla vita della città”. È quanto ha affermato Antonio Lo Schiavo, intervenendo ieri nel corso dell’iniziativa promossa, presso la sua segreteria politica, dalle candidate della coalizione di centrosinistra alle elezioni comunali del 31 maggio. L’incontro ha registrato, oltre agli interventi di diverse candidate nelle liste di Pd, Sel e civiche, la partecipazione di Teresa Esposito, vice segretario provinciale del Pd, della senatrice Doris Lo Moro, e del consigliere regionale Michele Mirabello. “Ho preso impegni ben precisi nella composizione delle liste - ha aggiunto Lo Schiavo - considerando la partecipazione femminile non un semplice vincolo normativo, bensì uno sforzo verso una presenza, fattiva e concreta, di donne che realmente concorrono per essere presenti in consiglio comunale. E voglio, inoltre, prendere un impegno diretto anche nella formazione della prossima giunta: dobbiamo far sì che il futuro esecutivo comunale sia composto da molte donne. Dobbiamo sforzarci a far passare, anche nella società civile, il concetto che le donne devono stare dentro i processi decisionali, dando loro opportunità concrete e consentendo a noi stessi di qualificare ancor di più la nostra sfida per una città moderna. Una città che crede nel fondamentale contributo delle donne all’amministrazione della cosa pubblica”. “Questa città ha bisogno di più donne - ha affermato Teresa Esposito - di una loro presenza responsabile e attiva, senza la quale nessuna rivoluzione potrà essere avviata per Vibo. Una città che non è più vivibile, ma che ha la necessità di risalire la china partendo soprattutto dalle donne che, più degli uomini, vivono il disagio della carenza di servizi e di welfare. Vogliamo una città normale, non una città dei sogni di altri tempi, ma dove si possa vivere dignitosamente, che abbia parchi curati, strade idonee, acqua e aria pulite, servizi efficienti e tributi equi. Per questo crediamo che Antonio Lo Schiavo sia la persona giusta che possa intercettare il bisogno di innovazione della città”. Dalla senatrice Doris Lo Moro la considerazione che: “Per fare il sindaco di una città complessa come Vibo, servono energie enormi, una forza fisica, morale e mentale non indifferente. Per questo penso che Antonio Lo Schiavo sia il candidato giusto anche perché, oltre a queste caratteristiche, ha, a differenza di altri, la capacità di essere culturalmente attrezzato per il cambiamento. Non è solo un fatto anagrafico, ma le nostre città hanno bisogno di professionisti preparati e uomini di cultura, hanno bisogno di innovazione, di rapporti e scambi con altre città europee. Tutti fattori che, certamente, un giovane può rappresentare meglio di altri. C’è estremo bisogno – ha concluso - di tutta la capacità innovativa dei giovani e delle donne e che questa abbia alla base una visione aperta, che parta dal basso e sia capace di mettere la città al centro dell’attenzione per le innovazioni amministrative che è in grado di introdurre. E di formare una nuova classe di amministratori, che sia sì esigente e intransigente, ma che non si limiti a chiedere e sappia anche proporre e programmare qualcosa di valido per essere meglio ascoltata”.
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