Beni per 8,5 milioni di euro confiscati ad imprenditore calabrese

Beni mobili ed immobili per un valore superiore agli 8,5 milioni di euro sono stati confiscati dal Gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme.

Destinatario del provvedimento, disposto dal Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica, un imprenditore lametino, che avrebbe accumulato una fortuna, soprattutto con i proventi derivanti dall’usura.

La confisca rappresenta l'esito delle indagini, grazie alle quali, le fiamme gialle sono riuscite a dimostrare la sproporzione tra i beni confiscati ed i redditi dichiarati dall’imprenditore.

Il provvedimento ha interessato una molteplicità di beni tra i quali:

- due ville ubicate in un residence turistico della riviera tirrenica;

- un fabbricato adibito ad uffici ed un magazzino ad uso commerciale ubicati nel centro cittadino;

- una lussuosa villa collocata nella zona montana di Lamezia Terme, con annessa piazzola di atterraggio per elicotteri;

- una grande struttura adibita ad hotel e ristorante ubicata nell'hinterland lametino;

- una grande struttura adibita ad attività commerciale ubicata nella periferia lametina;

- 15 appezzamenti di terreni – agricoli ed edificabili;

- una ditta individuale operante nel settore dell'edilizia;

- quote societarie ed intero compendio aziendale di due società operanti rispettivamente nel

settore della ristorazione e della compravendita di immobili;

- quote societarie ed intero compendio aziendale di due s.r.l. Operanti nel settore edile;

- quote societarie ed intero compendio aziendale di una società di persone operante nel settore del commercio di preziosi ed immobiliare;

- quote societarie di una s.r.l. Operante nella ristorazione e caffetterie;

- quote societarie di una s.r.l. Operante nel settore delle scommesse.

Alcuni dei beni sottoposti a sequestro sono risultati intestati anche a presunti prestanome.

Infatti, nell'ambito di un parallelo procedimento penale, istruito sempre dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, risulta già indagato per intestazione fittizia di beni un uomo che si era intestato le quote societarie di una s.r.l., secondo gli investigatori, al fine di nascondere la reale riconducibilità delle stesse al destinatario della confisca.

 

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