Agonia dell'aeroporto di Reggio: Nicolò colpisce duro Renzi ed Oliverio

"Il trend negativo registrato a giugno relativamente ai flussi dei passeggeri è un ulteriore segnale - affatto inatteso per la verità - dello stato di agonia in cui versa il ‘Tito Minniti’ nell’abbandono e nel totale disinteresse del governo nazionale e regionale".  Lo afferma in una nota il presidente del gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. "Non dimentichiamo che Renzi, il 14 agosto dell’anno scorso, durante un incontro alla Prefettura reggina, dichiarò che per l’aeroporto dello Stretto aveva in serbo una strategia di rilancio con il Decreto Sblocca Italia. Nulla di più falso. Il presidente del Consiglio dei Ministri - stigmatizza Nicolò - ha completamente dimenticato nel provvedimento l’infrastruttura reggina, virando i finanziamenti su altre realtà ed escludendo sostanzialmente la Calabria dai programmi di sviluppo e dal sistema delle grandi opere. Crediamo - continua il capogruppo di Fi - che egli abbia perso un'altra buona occasione per dimostrare di non essere solo un 'prestigiatore di parole' che ricorre a spot ad effetto solo per tentare di catturare il consenso".   "Il ‘Tito Minniti’ - rilancia Alessandro Nicolò - è lo scalo della costituenda Città Metropolitana di Reggio Calabria, nonché l’aerostazione di una vasta area ad alta densità di popolazione che punta sull'ambizioso progetto della conurbazione e sull’apertura ai circuiti europei. La nostra proposta - afferma Alessandro Nicolò - è quella di rilanciare il 'Tito Minniti', elevandolo ad aeroporto metropolitano, assecondando le straordinarie potenzialità di uno scalo dalla vocazione strategica nelle dinamiche di sviluppo della Calabria. L'aeroscalo verrebbe ad essere incrementato solo ove si operassero i necessari adeguamenti strutturali - come analogamente avvenuto per l’aerostazione del ‘Cristoforo Colombo’ di Genova - con il prolungamento della pista verso il mare e l'allungamento della 15/33. Grazie agli adattamenti richiesti, il ‘Tito Minniti’ verrebbe a guadagnarsi così il ruolo di aeroporto internazionale baricentrico per l'intera Città Metropolitana e per tutta l'area dello Stretto".  "Chiediamo allo Stato centrale - prosegue l'esponente politico - di reintrodurre nella sua agenda i temi cruciali per la Calabria fra cui il sistema della viabilità e dei trasporti, le infrastrutture portuali ed aeroportuali come il 'Tito Minniti' che vanta  un significativo potenziale di utenza costantemente disincentivato dalle pochissime tratte e da tariffe proibitive imposte da politiche monopoliste e partigiane che mortificano le esigenze di servizio di Reggio e dell'intera Area dello Stretto. Serve, e noi lo abbiamo richiesto più volte con insistenza - sottolinea Nicolò - una seria pianificazione che incentivi nuove compagnie aeree, agevolando così anche la pluralità dell’offerta e la consequenziale riduzione delle insostenibili tariffe per i turisti che si vedono costretti a scegliere altri aeroporti. Eppure, nonostante le nostre reiterate proteste, si persevera in un'azione campanilistica più propensa al provincialismo e non all'affermazione del regionalismo.  L’aeroporto, – continua Nicolò - che attende ancora la concessione ventennale da parte dell’Enac, è in balia di problemi del tutto irrisolti, rispetto ai quali la Regione Calabria deve assumersi le proprie responsabilità così come annunciato dal presidente Oliverio. La gravità della situazione - conclude Alessandro Nicolò - è tale da richiedere un intervento risolutore delle ataviche condizioni di isolamento in cui versano interi territori che devono inderogabilmente e senza ulteriori rinvii, essere serviti da un sistema di trasporti efficiente ed adeguato".

 

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