Il valore della lettura e la riscoperta dei “classici” al tempo del coronavirus
Riceviamo e pubblichiamo
"Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma non molti ricordano questa bellissima fase dell’infanzia. Così infatti, scriveva il grande Antoine de Saint-Exupéry, nel suo celebre capolavoro letterario “Il Piccolo Principe”. Io ricordo particolarmente questo libro, piccolo di dimensioni e di pagine, ma grande e ricco nei contenuti; questo è stato, e continua ancora oggi per me, a rappresentare uno dei libri più belli ed emozionanti che io abbia mai letto, perché questo libricino con molta semplicità riesce a regalare emozioni uniche e utili per poter vivere meglio, esso infatti, ci fa comprendere quali siano le cose e i sentimenti che realmente contano e toccano profondamente la vita di ciascuno. Oggi, la vita odierna è profondamente mutata, con ritmi sempre più sfrenati, la lettura è stata completamente accantonata, se non del tutto abbandonata, fino quasi a scomparire; io ritengo pertanto che questo sia uno di quei mali terribili, che affiggono la nostra società, in quanto la lettura, i libri, e dunque la cultura derivante da essi, diventino una fondamentale e primaria fonte di arricchimento, non solo culturale o quasi di mera speculazione scientifica, ma anche sociale, etica e morale. Ogni libro a mio avviso, contribuisce in qualche modo, a cambiarci, a migliorarci, a volte la lettura può davvero cambiare gran parte di noi stessi, i libri costituiscono le nostre fondamenta, il nostro baglio culturale, ma anche soprattutto sociale ed emotivo. Riappropriamoci della nostra cultura, anche in questi terribili momenti che la nostra società e l’intero globo terreste sta vivendo a causa di questo mostro del coronavirus, cerchiamo di cogliere questo periodo come un tempo propizio alla nostra cura soprattutto personale ed interiore, oltre che formativa. Io personalmente ho sempre orientato il mio operato politico e sociale, e lo stesso assessorato alla Cultura del mio Comune verso la Cultura, una cultura ovviamente a 360°, che deve, ed è almeno per me, pieno senso di libertà di pensiero ed espressione di un grande senso di civiltà; credo e punto oggi più che mai, al ruolo centrale che riveste particolarmente, in campo politico-amministrativo la formazione culturale, perché solo attraverso la formazione delle menti, delle teste, avremo dei politici migliori e così una cittadinanza valida ed attiva. Numerose sono state le iniziative a carattere culturale, che l’amministrazione “Landro” sotto la mia cura e valorizzazzione ha promosso; testimonianza di questa instancabile promozione ne era anche la nota primavera letteraria, che a causa delle vigenti norme anti contagio, ho dovuto purtroppo annullare, numerosi ospiti d’eccellenza erano stati inviati, e molte sorprese attendevano la nostra città, ma ovviamente questo importante progetto non è morto invano, poiché sarà sicuramente riproposto dall’amministrazione comunale e da me in prima persona, appena tutto tornerà alla normalità. Anche il sistema bibliotecario vibonese, pare abbia deciso comunque di celebrare questa importante giornata, insieme a tutti i lettori con un importante iniziativa, “Io sto a casa… con un libro!”. Bellissima iniziativa, un evento, una maratona social, cui va un doveroso ringraziamento, gesto da parte mia lodevole, mi complimento. Ancora rivolgo un particolare ringraziamento e augurio alla famosa libreria di Tropea, gestita in modo encomiabile e professionale da Chiara Condò, lettrice onnivora e mia fedele consigliera di lettura, che da pochi giorni ha riaperto, dando supporto e vicinanza all’intero circondario tropeano, forza Chiara! In conclusione voglio davvero ribadire ed affermare con il cuore che:” i libri sono davvero un cibo per la mente, leggere serve innanzitutto per “legittima difesa”, per capire dove siamo, e dove vogliamo andare se vogliamo guardare in modo positivo il futuro che ci aspetta".
Gabriele Vallone, consigliere delegato alla Cultura del Comune di Parghelia
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