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Tassone ribatte all’amministrazione comunale: “Assenti sui problemi, parte il solito canovaccio clientelare”

“Non merita certo il premio per il ‘miglior primo cittadino’, ma, se ci fosse un riconoscimento alla simpatia, se lo aggiudicherebbe sicuramente il sindaco Rosi”. Inizia con una battuta la controreplica all’amministrazione comunale del consigliere di minoranza Mirko Tassone, che interpreta la nota degli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci come “uno scherzo, un modo per stemperare i toni”. “Non possono essere considerati altrimenti – sostiene il rappresentante di ‘Al lavoro per il cambiamento’ - i contenuti del comunicato nel quale si legge ‘quello dei rifiuti è un problema complesso e noi lo stiamo affrontando con serietà’, e ancora ‘la non potabilità dell’acqua, che è una questione connessa al particolare periodo e, quindi, di carattere momentaneo’. Non si può sostenere sul serio, infatti, che l’amministrazione sta affrontando il problema dei rifiuti. A distanza di quattro anni dall’insediamento e dopo aver dilapidato migliaia di euro per avviare la raccolta differenziata, non si può affermare, senza scivolare nel ridicolo che si sta affrontando il problema. Se così fosse – argomenta - Serra non sarebbe rimasta sotto cumuli di rifiuti, la raccolta differenziata avrebbe raggiunto percentuali apprezzabili e l’isola ecologica non sarebbe stata trasformata in una discarica”. Altro punto oggetto di controversia è quello connesso alla potabilità dell’acqua su cui “il sindaco è riuscito a superare se stesso. Cosa voglia dire che il problema è legato ‘al particolare periodo’ è difficile capirlo. Forse per qualche particolare legge della natura – si domanda Tassone - a settembre l’acqua non è più potabile? Forse con l’approssimarsi della fine dell’estate, i batteri ritornano delle vacanze e si tuffano nell’acqua di Serra alterandone i parametri? Come può essere definito di ‘carattere temporaneo’ un problema che ciclicamente si ripropone dal lontano 2008 è un vero mistero”. Quanto al bilancio di previsione l’esponente dell’opposizione sospetta che ci sia un tentativo di “gettare fumo negli occhi in merito ai nostri rilievi relativi ad una previsione sovrastimata delle entrate provenienti dai lotti boschivi. In tal caso, ci chiediamo per quale motivo nel corso della discussione svolta in consiglio comunale sull’approvazione del bilancio di previsione a fronte delle nostre puntuali osservazioni, il sindaco sia rimasto muto come un pesce. Un interrogativo che non nasconde certo un arcano, perché la previsione di un’entrata di 600 mila euro non può trovare concreta realizzazione ed i quattro lotti di cui il sindaco parla nella sua nota, non solo non possono essere tagliati, in mancanza dell’autorizzazione da parte della regione, ma il loro importo non sfiora neppure lontanamente la cifra indicata in bilancio”. Tassone ricorda poi che “all’atto del suo insediamento il sindaco Rosi e la sua maggioranza aumentarono del 43% la tassa sui rifiuti con la promessa di abbassarla l’anno successivo. Non solo la promessa non è mai stata mantenuta, ma a breve arriverà, verosimilmente una nuova batosta. In vista delle elezioni comunali, infatti, al fine di non ritoccare verso l’alto la tariffa, le uscite sono state palesemente sottostimate, con la conseguenza che l’aumento dovrà essere effettuato l’anno prossimo. Infine – evidenza - sugli investimenti relativi al settore sociale, fa piacere che l’amministrazione abbia scoperto che a Serra ci sono i poveri, peccato che ciò sia avvenuto dopo quattro anni, ad una manciata di mesi di distanza dalle elezioni, quando evidentemente si spera di ordire il solito canovaccio clientelare che, spesso purtroppo, riesce a trasformare il bisogno in voti”.

Serra, l’amministrazione comunale sfida le opposizioni: “Stop strumentalizzazioni, operiamo con serietà”

"Non possiamo non notare che l’avvicinarsi delle elezioni accentui la fantasia e lo spirito polemico delle diverse forze di opposizione che, per tentare di conquistare qualche consenso, non perdono occasione di strumentalizzare ogni tipo di situazione”. È la valutazione dell’amministrazione comunale di Serra San Bruno rispetto ai rilievi mossi nelle ultime settimane da parte dei componenti della minoranza. Come riprova di questa interpretazione gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci portano quanto avvenuto nelle battute iniziali delle manifestazioni estive: “senza conoscere i fatti – rilevano - qualche giovane aspirante candidato si è affrettato a chiedere le dimissioni di questa amministrazione, salvo poi essere smentito platealmente, dopo poche ore, dagli stessi protagonisti della vicenda. L’oramai nota doppia morale di una certa parte politica – aggiungono - è stata nuovamente riscontrata durante una recente Festa di partito: dal palco è stata predicata la severa lotta contro chi non effettua la raccolta differenziata, ma quando l’evento si è concluso l’atteggiamento è stato opposto rispetto alle affermazioni di principio”.  “Sappiamo bene – spiegano poi i membri della squadra guidata dal sindaco Bruno Rosi - che quello dei rifiuti è un problema complesso e noi lo stiamo affrontando con serietà. Stesso ragionamento vale per la non potabilità dell’acqua, che è una questione connessa al particolare periodo e, quindi, di carattere momentaneo e non imputabile a mancanze di questa amministrazione. All’inizio della prossima settimana saranno ripetute le analisi per monitorare la situazione. Ad ogni modo, è nostra intenzione effettuare degli investimenti per giungere ad una soluzione definitiva e comunque vogliamo sottolineare che operare delle continue verifiche sulla potabilità dovrebbe essere un fattore positivo e non un demerito”. Altro argomento caldo è quello del bilancio di previsione che, secondo quanto asseriscono gli esponenti della maggioranza, “è, per come previsto dalla legge, corredato di tutti i pareri necessari ed è improntato a criteri di veridicità e trasparenza. A dimostrazione di quanto sosteniamo – sottolineano - e contrariamente a quanto affermato dal consigliere di minoranza Mirko Tassone va ribadito che per 4 lotti boschivi le gare sono già state espletate e c’è stata l’aggiudicazione: non reggono, quindi, le accuse, velate o meno, rispetto ad una presunta manipolazione dei dati. Va inoltre ricordato che nel bilancio sono previsti cospicui investimenti nelle politiche sociali e che, pur facendo salti mortali, siamo riusciti a non aumentare le tasse”. L’attenzione si sposta sul piano prettamente politico e l’amministrazione ipotizza che “questa corsa alle frecciate è mossa dal desiderio di attrarre candidati ed elettori che alle scorse elezioni sono mancati o forse la consapevolezza di non poter concorrere con ragionevoli speranze di vittoria alla prossima competizione si tramuta in uscite avventate. A quanti si lanciano in attacchi sfrontati – è la conclusione - diciamo pertanto che, come sempre, saranno i cittadini ad esprimere il giudizio finale”.

 

Serra, 4 concorsi per assumere 33 figure professionali

Quattro distinte procedure concorsuali per titoli ed esami sono state attivate attraverso il Comune di Serra San Bruno che è il capofila del Distretto socio-sanitario n. 2. Le domande vanno presentate, in tutti i casi, entro le ore 14 del 23 settembre. Nello specifico i bandi riguardano l’assunzione a tempo determinato (12 mesi) e parziale (12 ore settimanali) di 20 operatori socio-sanitari, categoria B posizione economica B3, per l’assistenza domiciliare degli anziani non autosufficienti integrata con l’Asp su tutto il territorio del Distretto; l’assunzione a tempo determinato (12 mesi) e parziale (15 ore settimanali) di 5 assistenti sociali, categoria D posizione economica D1, per il funzionamento del PUA distrettuale; l’assunzione a tempo determinato (10 mesi) e parziale (9 ore settimanali) di 1 pedagogista, categoria D posizione economica D1, per il coordinamento dei servizi integrativi per la prima infanzia che saranno avviati in strutture pubbliche nel territorio del Distretto; l’assunzione a tempo determinato (12 mesi) e parziale (30 ore settimanali) di 7 educatori professionali, categoria C posizione economica C1, per l’avvio di 7 Spazi gioco in strutture pubbliche nel territorio del Distretto. La prossima settimana dovrebbe essere, invece, pubblicata la procedura concorsuale per la selezione di assistenti familiari.

 

Acqua non potabile, Mirko Tassone: “L’ennesimo fallimento di Rosi”

“Un fallimento su tutti i fronti. Ci vuole una gran faccia di bronzo a pensare di riproporre la candidatura per le prossime comunali dopo aver fallito in ogni ambito”. È senza appello il giudizio del consigliere di minoranza Mirko Tassone sugli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci e, in particolare, sul loro capitano. Secondo il rappresentante di “Al lavoro per il cambiamento”, “la misura di quanto l’attuale amministrazione guidata dal sindaco Rosi sia stata impalpabile, la offre lo stato generale in cui versa Serra. Tuttavia, ci sono ambiti in cui l’entità del fallimento è percepibile in maniera inequivocabile. Si tratta di alcuni settori vitali sui quali, dopo quattro anni, l’attuale maggioranza non è riuscita non a risolvere, ma neppure ad affrontare i problemi. La nuova ordinanza sulla non potabilità dell’acqua – precisa - offre, infatti, la dimensione di quanto, al di là degli inconcludenti proclami, non si sia messo mano ad uno dei problemi che maggiormente travaglia i cittadini. E’ a dir poco vergognoso che una cittadina come Serra, che vanta un Parco naturale e bellezze ambientali inestimabili, debba far parlare di sé per l’insalubrità dell’acqua”. La seconda emergenza che affligge la cittadina della Certosa è quella relativa alla gestione dei rifiuti, che, ad avviso di Tassone, assume i contorni di uno “scandalo” connotato da “cose inspiegabili, al limite dell’assurdo”. “Non si trova – afferma l’esponente dell’opposizione - una spiegazione logica al perché l’isola ecologica o meglio la discarica di località Leonà debba traboccare di rifiuti differenziati. Per quale motivo si abbandonino per mesi cumuli che potrebbero essere conferiti e venduti, è un vero mistero. Un’inefficienza che si trasforma in costi per la cittadinanza, dal momento che ogni anno, per la raccolta differenziata, si spende molto di più di quanto s’incassa. Un servizio che altrove produce utili, a Serra, per miopia, incapacità o altro, rappresenta, invece, una pesante fonte di disavanzo. Non v’è dubbio – rileva Tassone - che si tratta di problemi che arrivano da lontano e da cui non sono esenti le amministrazioni comunali che si sono avvicendate nel corso degli ultimi tre lustri; tuttavia, proprio l’incapacità d’invertire la rotta rispetto al passato offre la testimonianza più clamorosa del fallimento di Rosi e della sua maggioranza”. E qui scatta il terzo campanello d’allarme perchè la stessa maggioranza “forse non si rende conto di essere seduta sull’orlo del baratro anche sotto il profilo finanziario. Non si spiega altrimenti – ragiona Tassone - l’irresponsabile stesura di un bilancio di previsione nel quale vengono sottostimate le uscite e gonfiate le entrate. Nell’ultimo documento di bilancio, approvato l’1 settembre u.s., da un lato è stata prevista una spesa per il conferimento in discarica dei rifiuti che non tiene conto della penalità che dovrà essere pagata per il mancato raggiungimento delle quote minime di differenziata, dall’altra, per il terzo anno consecutivo, si è gonfiata la somma derivante dal taglio dei boschi, formulando una previsione di 600 mila euro. Una previsione accompagnata da una relazione sottoscritta da un nuovo responsabile, il terzo in tre anni, dalla quale si evince che il taglio dei lotti boschivi è ancora sospeso. Pertanto, anche qualora venissero autorizzati nuovi tagli, sarebbe interessante capire come in poco meno di tre mesi si possa pensare di esperire i bandi di gara ed ammesso che non vadano deserti, ottenere la certificazione antimafia relativa agli eventuali aggiudicatari, sottoscrivere i contratti ed incassare le somme. Domande che abbiamo posto in consiglio, ma alle quali nessuno ha saputo rispondere”. Tassone non nasconde il suo pensiero e muove una pesante accusa:  “una follia – asserisce - con la quale, ancora una volta, si sono manipolati i numeri con l’unico scopo di far quadrare il bilancio. Anche in questo ambito – sottolinea - il fallimento è totale. Un fallimento facilmente ipotizzabile fin dall’insediamento, ovvero da quando, l’attuale maggioranza non ha proceduto ad una puntuale ricognizione della situazione debitoria e ad una valutazione delle risorse (vere) disponibili. Una volta individuate le reali disponibilità finanziarie si sarebbe dovuto elaborare un piano per affrontare le priorità e superare le emergenze. Niente di tutto questo è stato fatto – è la conclusione - con il risultato che, oggi come ieri, Serra fa acqua da tutte le parti”.

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