Don Gerardo, la solidarietà del Gruppo Scout Serra 1

In riferimento alla vicenda relativa a don Gerardo Letizia, la Comunità Capi del Gruppo Scout Serra San Bruno I dichiara quanto segue:

Come molti di voi sapranno, la cosiddetta “macchina del fango”, artatamente messa in atto da ambienti inqualificabili, con l’intento di inoculare il virus del dubbio, inizialmente barbicante nell’umano pettegolezzo locale ma senza risultanze, ha fatto il salto di qualità colpendo mediaticamente il nostro assistente ecclesiastico Don Gerardo LETIZIA e tutti noi.

L’intento lapalissiano, evidente a quelli che hanno un minimo di capacità e onestà intellettiva, è quello di mettere in discussione la missione di un salesiano, vero pastore, schietto, burbero e attento, che ha vissuto, vive e, conoscendolo, continuerà a vivere in modo umile, spartano e francescano. 

Un autentico uomo di chiesa per la chiesa, che ha guidato, sia spiritualmente che materialmente e con grande passione, in modo eticamente e moralmente ineccepibile, una comunità bisognosa semplicemente della parola e dell’amore di Dio.

Ebbene sì caro DonGi, è vero, tutti i nodi vengono al pettine.

Ti sei indebitamente appropriato dei poveri di spirito e li hai arricchiti d’amore;

 sì, ti sei indebitamente appropriato dei giovani togliendoli dalla strada fredda e polverosa;

 sì, ti sei indebitamente appropriato delle sofferenze di una comunità innalzandole a Dio;

 sì, ti sei indebitamente appropriato della chiesa, abbattendo i cancelli e aprendola a tutti;

 sì, ti sei appropriato indebitamente dell’essere e non dell’apparire.

Caro DonGi noi all’appropriazione indebita abbiamo trovato pure l’aggravante:

hai l’aggravante di non avere mai dato importanza alle cose terrene; 

hai l’aggravante di avere svolto il tuo ministero prima in bicicletta e poi a piedi; 

hai l’aggravante di avere tenuto la “schiena dritta” davanti agli uomini di potere;

hai l’aggravante di continuare ad essere un uomo buono ma non uno sciocco;

hai l’aggravante di aiutare e avere aiutato materialmente tanti poveri; 

hai l’aggravante di essere stato vicino all’associazionismo sociale; 

hai l’aggravante di portare la Parola e il Corpo di Cristo in un piccolo centro anziani;

 hai l’aggravante di testimoniare ogni giorno la tua fede in tutti gli ambiti sociali.              

Non preoccuparti caro DonGi, tutto questo non influenzerà la nostra fede, dopo tanti anni vissuti con te sappiamo distinguere il vero dal falso, il bene dal male, la calunnia dalla verità, sappiamo che la vera chiesa è composta da uomini come Papa Francesco, come il Priore Don Jacques Dupont, come i Don Gallo, i Don Puglisi, i Don Ciotti, e se ci permetti anche i Don Gerardo. 

Si caro DonGi, abbiamo avuto il coraggio di seguirti e avremo il coraggio di perseverare a seguirti per crescere nella squadra di Cristo.

Caro il nostro “appropriatore indebito”, vorremmo continuare nell’excursus del tuo curriculum criminale, ma oggi si sa, si dà maggiore spazio alla calunnia.

Pochi giorni fa un giovane e libero giornalista locale scriveva “quella sedia vuota ci appartiene”.

Si caro DonGi, tu in qualità di umile servitore di Dio e della chiesa appartieni al nostro passato, al nostro presente e al nostro futuro.

La giustizia terrena faccia il suo corso, con difficoltà capirà, ma anche essa deve e dovrà rispondere semplicemente alla verità. 

    “Chi corre dietro al nulla diventa lui stesso nullità” (Papa Francesco)

 

“I tuoi complici”

La Comunità Capi del Gruppo Scout Serra San Bruno 1

 

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