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Cns Libertas, incarico regionale per De Caria

Collaboratore tecnico, organizzativo ed esperto manager per lo sport su tutto il territorio regionale. Francesco De Caria ottiene un importante riconoscimento e diventa sempre più punto di riferimento della Cns Libertas. Laureato in Scienze motorie e specializzato in Management sportivo presso la Scuola nazionale dello sport del Coni, il giovane serrese era stato nominato a novembre commissario provinciale e a gennaio era divenuto presidente del comitato vibonese. La Cns Libertas è un Ente autonomo di promozione e diffusione sportiva, turistica, culturale e di volontariato e svolge anche compiti formativi ed assistenziali. Fondata nel 1945 da Alcide De Gasperi, è riconosciuta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, oltre che dal Coni. “Mi sento gratificato da questa indicazione – ha spiegato De Caria – che è il riconoscimento per l’impegno profuso. Mi prodigherò per svolgere al meglio questo mio nuovo ruolo, che riguarderà soprattutto la predisposizione ed il supporto per i corsi e le manifestazioni sportive dell’Ente e la collaborazione nella scuola di formazione regionale. Mi spenderò con la consueta passione per diffondere la cultura della sana competizione sportiva in Calabria. Un sentito ringraziamento – ha aggiunto – va al commissario regionale della Cns Libertas Santino Mineo per la fiducia che mi ha accordato”.

“Buona Scuola”, previste 130 mila assunzioni di precari

Rispetto alle linee guida presentate a settembre c’è qualche cifra al ribasso, ma le novità rimangono consistenti. Il pacchetto “Buona Scuola” prevede la stabilizzazione di 120-130 mila docenti e l’introduzione di un sistema di carriere tale per cui sarà direttamente la scuola a decidere quali docenti premiare. Secondo quanto descritto dal Sole 24 Ore, ci sono poi altri interventi come il rafforzamento dell’alternanza scuola-lavoro ed il potenziamento di musica, inglese ed educazione fisica alle scuole primarie e di storia dell’arte in alcuni indirizzi di  quelle superiori. Gran parte delle assunzioni – sul cui piano stanno lavorando a stretto contatto i vertici di Miur e Mef, oltre che palazzo Chigi – arriverà dalle Graduatorie a esaurimento che, però, non saranno svuotate totalmente ma a seconda delle necessità e comunque tenendo conto del fabbisogno delle scuole e delle risorse stanziate dalla Stabilità (1 miliardo nel 2015 che salirà a 3 a partire dall’anno successivo). Inoltre, l’anno prossimo sarà bandito un nuovo concorso che, in 3 anni, dovrebbe garantire 40-50 mila posti aggiuntivi.

Oliverio dà il via al primo tavolo tecnico tra il dipartimento Agricoltura e le Associazioni professionali agricole

Su impulso del governatore Mario Oliverio si è svolto, a palazzo Alemanni, il primo tavolo tecnico tra i vertici del dipartimento Agricoltura e le Associazioni professionali agricole al fine di discutere sulle osservazioni della Commissione europea sul Programma di Sviluppo rurale della Calabria 2014-2020, comunicate ufficialmente lo scorso 10 febbraio. Lo riferisce l’ufficio stampa della giunta regionale. Il tavolo, fortemente voluto dalle associazioni del settore, ha trovato interlocutori determinati a far proprie le necessità del mondo agricolo calabrese. Tra gli obiettivi principali dell'incontro, la costituzione di un tavolo di lavoro permanente dell’Agricoltura per svolgere al meglio il lavoro sulla Programmazione comunitaria del Fondo Feasr e sul Programma di Sviluppo rurale 2014-2020, secondo le direttive fornite dalla Commissione europea. L’attenzione generale è stata focalizzata innanzitutto sulle scelte strategiche che il nuovo Programma di Sviluppo rurale dovrà contenere per guidare l'agricoltura calabrese verso obiettivi sempre più ambiziosi e non assistenzialistici. La dotazione finanziaria del Programma, che ammonta a 1 miliardo e 103 milioni di euro, può essere la chiave di volta per cambiare la fisionomia dell'agricoltura calabrese e dell'intera Calabria. Altro importante argomento affrontato, la chiusura finanziaria del Programma di Sviluppo rurale della Calabria 2007/2013, la cui percentuale di spesa si attesta all'82%, e sugli obiettivi di spesa del 2015, che richiederanno un importante sforzo amministrativo della Regione Calabria. A tal proposito, il presidente Oliverio ha auspicato la massima concertazione fra le parti e la più ampia condivisione delle strategie, sottolineando la necessità di una semplificazione amministrativa e allo stesso tempo di interventi che facilitino l'accesso al credito dell'imprenditoria. Il governatore, inoltre, ha evidenziato l'importanza dell'efficienza e della rapidità nella gestione dei fondi comunitari in agricoltura, ritenuto uno dei settori strategici della nostra regione. La politica ha infatti “tra i suoi doveri anche quello di orientare e governare la burocrazia che, nella salvaguardia delle regole, non può diventare freno per lo sviluppo”. Alla riunione con il Presidente Oliverio, alla quale erano presenti il consigliere regionale Mauro D’Acri, il dirigente generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino e l'Autorità di gestione del Psr Calabria Alessandro Zanfino. Sono intervenuti i anche i rappresentanti delle maggiori associazioni di categoria, tra le quali Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri e Confcooperative, che hanno dato vita ad un proficuo primo confronto sul lavoro da portare avanti nelle prossime settimane per giungere alla stesura definitiva del prossimo Programma di Sviluppo rurale della Calabria.

Call center, i lavoratori pronti alle barricate

SERRA SAN BRUNO - Per ore alla cuffia, forse non al gelo ma certamente con il fantasma dello stress che aleggia sempre sulle loro teste. Non per uno stipendio da favola, ma per una cifra variabile non sufficiente in ogni caso a mandare avanti una famiglia. Disposti al sacrificio, non a vedere violata la loro dignità. I lavoratori del call center lavorano in un clima di incertezza e di tensione che si nota subito quando si viene a contatto con loro. Per come raccontano, la Abramo Customer Care è in pole position per acquistare il ramo d’azienda Infocontact che li riguarda da vicino. Sono una quarantina, propensi al dialogo e nello stesso tempo determinati a raggiungere il loro obiettivo: la reale continuità delle prestazioni. “L’acquirente – spiegano – ci ha fatto capire che non intende mantenere sedi periferiche come Serra e Stefanaconi. È disponibile a tenerci, ma spostandoci su Lamezia. Eventualità che non possiamo prendere in considerazione perché i costi e i disagi sarebbero così elevati da imporci, di fatto, una rinuncia. Semplicemente, non ci sembra giusto anche perché in quanto a produttività non ci possono rimproverare nulla”. La speranza è riposta nel tavolo tecnico di mercoledì al Mise, dove la ditta Abramo si confronterà con i sindacati. Incrociano le dita, nella peggiore delle ipotesi la trattativa potrebbe  “saltare”. Intanto, i lavoratori hanno incontrato nella tarda mattinata il sindaco Bruno Rosi ed il presidente del consiglio in pectore Giuseppe De Raffele che li hanno ascoltati promettendo il loro “impegno” e di attivarsi per quello che sarà possibile fare. Ma la strada – inutile negarlo – appare in salita e l’incubo è quello della materializzazione di un parallelismo con l’Italcementi di Vibo. Per questo, sono pronti a “proteste eclatanti”.

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