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Ancora lacrime e morti: è bufera perpetua per la Sanità vibonese

Non c’è pace perché di casi ce ne sono stati fin troppi. E purtroppo la cattiva sorte non sembra voler abbandonare la Sanità vibonese, come una maledizione che colpisce e perseguita senza che nessuno riesca ad individuare un rimedio. Stavolta è toccato ad una neonata, afflitta da asfissia, abbandonare la vita terrena a bordo di un’ambulanza che aveva appena iniziato il viaggio della speranza. Un viaggio a cui avrebbe comunque dovuto seguirne un altro. I riflettori nazionali tornano a concentrarsi su un angolo di Calabria spesso dimenticato, di cui ci si ricorda solo quando accadono fatti di ‘ndrangheta o casi di malasanità. Al momento, non si può dire se sia stato un errore umano o colpa del fato ciò che è successo. I medici sostengono di aver agito nel rispetto del protocollo e con la massima diligenza, ma a queste latitudini tutto ormai diventa sospetto. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha deciso di inviare una task, per fare luce sulla vicenda, composta da dirigenti della programmazione del ministero, da carabinieri del Nas, da funzionari di Agenas, dal subcommissario di governo e da rappresentanti della Regione. Di sicuro, è indispensabile per tutti i cittadini conoscere la verità. Oggi come nel passato, quando altre giovani entrarono allo “Jazzolino” senza più uscirne. Nessuno riporterà fra le braccia dei genitori Federica Monteleone ed Eva Ruscio, nessuno restituirà loro il futuro che avevano davanti. Le coscienze si smuovono solo al momento dei tragici eventi, poi per la collettività tutto torna alla quotidianità e nulla cambia. Non è così per le famiglie delle vittime, che quei giorni neri li ricorderanno in eterno. Per gli altri, è solo una semplice discussione, un articolo di giornale, una parentesi che scompare nel giro di qualche riga. Successe allora, forse succederà di nuovo. In un mondo in cui tutto ruota attorno ai conti, il lato umano pare riposto nell’angolo più nascosto del proprio io. Un mondo fatto di carriere e arrivismo che non meritava quegli angeli costretti a volare via anzitempo.

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