Quel vuoto riempito da Halloween
- Written by Ulderico Nisticò
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Tranquillizzo i nazionalisti culturali, tra cui ovviamente me stesso: le feste dei morti sono antichissime e diffusissime anche in Italia: i dolci ossa di morto a Vibo, la Fiera dei morti a Perugia, il 2 novembre e le visite ai cimiteri… e, per farla breve, vi ricordo che la più grande opera letteraria mondiale e italiana ha per protagonisti solo dei morti, eccetto Dante.
E tutti i monumenti sono dedicati a più o meno meritevoli illustri defunti.
Anche le zucche si usavano qua e là. La costumanza di andare per le case a chiedere dolci era praticata, però per Natale, nel Reggino…
Detto questo per amor di patria, dobbiamo chiederci se la pratica di Halloween sia solo una scopiazzatura, la solita americanata, o non contenga una sua forza intima.
L’Occidente europeo ha rimosso la morte, anche grazie agli evidenti progressi della medicina e all’allungamento della vita, beh, dell’esistenza media.
La filosofia borghese, unica dilagante anche se sotto forma di mentalità terra terra, ha fatto trionfare il dualismo cartesiano tra anima e corpo, in spregio del synolon aristotelico.
L’anima, ammesso che ancora qualcuno ci creda ontologicamente e ne dubito, è una cosa a sé, una specie di dimensione psichica che nulla ha a che vedere con il corpo e la vita.
Dopo la morte fisica… boh! Già, boh! Niente castelli infestati, case con fantasmi, morti custodi dei tesori; nemmeno la versione piccolo borghese dei nonni che danno i numeri.
Tanto meno streghe, maghe, magare…
La stessa religione cattolica, che prima riservava alla morte e all’Aldilà la massima attenzione, ne fa giusto qualche accenno in occasione dei frettolosi funerali: e mai all’Inferno; nemmeno al Purgatorio, se no si offendono i luterani.
Anche il Paradiso si chiama, vagamente, la Casa del padre. Poiché i vuoti si riempiono, e persino la Chiesa non soddisfa il bisogno di Aldilà e di metafisica, e siccome quando non si crede più a Dio, si crede a qualsiasi cosa, ecco il surrogato delle zucche e dei vampiri e dei morti.
Che è sempre meno peggio del satanismo.
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