Fabrizia, disco verde al Rendiconto 2014. Minniti: "pienamente soddisfatto"
- Written by Bruno Vellone
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Il consiglio comunale si è riunito in seduta ordinaria sotto la presidenza di Antonio Carè, alla presenza del sindaco Totò Minniti, del vicesindaco Domenico Suppa e dell’assessore Pietro Mamone, approvando con 4 voti favorevoli su 4 consiglieri della maggioranza presenti il “Rendiconto di gestione anno 2014”. «Un’amministrazione comunale – ha dichiarato il sindaco Totò Minniti – non può che essere soddisfatta dell’approvazione di un Rendiconto di gestione 2014 che come risultato porta a consuntivo economie di bilancio chiudendo l’esercizio con una con un avanzo di amministrazione di € 56.110,14». Tutto sarebbe frutto «di una oculata politica di spesa e di una programmazione attenta delle entrate che potremo proseguire – ha sottolineato il primo cittadino - anche nel prossimo futuro con maggiore dinamismo ed ottimismo nella gestione di un bilancio che presenta i suo fondamentali in regola ed al riparo da disequilibri che ne potrebbero compromettere il costante pareggio futuro». Sono questi dei risultati raggiunti «in un triennio particolarmente complicato, soprattutto alla luce della incertezze normative che per mesi non ci hanno permesso di avere il quadro chiaro e definito delle risorse e degli strumenti a nostra disposizione». Nubi che purtroppo «non spariscono dall’orizzonte, tutt’altro è proprio di una settimana fa, che sul sito del Viminale compare per il Comune di Fabrizia, l’ulteriore taglio del “Fondo di solidarietà” di circa 60.000,00 Euro in meno, e non sono pochi se si aggiungono alle decurtazioni già operate negli anni precedenti 2012 – 2013 – 2014». Un quadro preoccupante, dunque, che renderà ancor più complesso «proseguire lungo la strada intrapresa e perseguire gli obiettivi di mandato nell’ottica dell’equità fiscale, tutela delle fasce più deboli e realizzazione di opportunità occupazionali. Il fatto che finora ci siamo risusciti – ha ribadito Minniti - supplendo con l’ottimizzazione dei servizi, con la riorganizzazione del lavoro, con una efficace politica di spesa, non significa che la corda può essere tirata all’infinito da parte dello Stato e del Governo. Il mio ringraziamento – ha concluso - va anche e soprattutto agli altri amministratori, Carè, Suppa e Mamone che assieme al sottoscritto si sono assunti le gravose responsabilità politiche della cosa pubblica per poter portare avanti, nell’interesse generale e collettivo, le buone pratiche amministrative».