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Serra, Festa de l’Unità: parte la campagna elettorale ma la Federico chiede le primarie

La seconda giornata della festa de l’Unità di Serra San Bruno dedicata ai temi della politica locale con amministratori e dirigenti del Partito democratico e del centrosinistra che hanno animato il dibattito “ Le idee del Centrosinistra per Serra San Bruno e per la macroarea del Vibonese, Catanzarese e Crotonese” di fatto si è trasformata nella partenza della campagna elettorale per le amministrative del prossimo anno. Dopo i saluti del segretario provinciale dei Giovani democratici, Luigi Tassone, a prendere la parola è stato il deputato, Bruno Censore, che ha fortemente stigmatizzato l’operato dell’amministrazione comunale forzista guidata dal sindaco Bruno Rosi. Censore ha sottolineato come il centrosinistra a Serra San Bruno si ripresenta unito definendolo «un fatto importante perché se siamo tornati tutti insieme – ha detto – vuol dire che è prevalsa la voglia di riscattare il paese dal fallimento e dal degrado in cui lo ha portato quest’amministrazione comunale che ha fallito su tutti i fronti. Ora – ha aggiunto Censore – abbiamo la responsabilità di riportarla agli antichi splendori». Ma come arrivare a vincere le elezioni, il parlamentare democrat, lo ha chiarito in un passaggio successivo: «Abbiamo l’ambizione di guidare questo paese e di amministrarlo bene grazie ad una squadra di giovani che è rappresentativa delle varie stratificazioni sociali». Rumors confermati dunque, secondo quanto dichiarato da Censore la via maestra è il rinnovamento rispetto al quale è necessario un candidato a sindaco che lo incarni, e, sempre secondo quello che si è riuscito ad apprendere, sarebbe una giovane professionista di cui negli ambienti più vicini alla politica democrat incomincerebbe circolare il nome tenuto rigorosamente riservato. Durante la manifestazione non si è fatto attendere il distinguo del consigliere comunale, Rosanna Federico, che di fatto ha confermato le indiscrezioni che la volevano critica nei confronti del metodo di scelta del candidato a sindaco che sembrerebbe largamente condiviso: «Nel centrosinistra – ha detto la Federico – ci devono essere chiarezza, coerenza e condivisione, per la scelta del candidato a sindaco sono necessarie le primarie in modo che venga interpellata la base con regole certe». Poi la critica all’attuale amministrazione comunale che «non è stata capace di attuare nessun punto del programma elettorale né d’iniziare ad affrontare il problemi del paese, non riuscendo nemmeno a portare avanti l’ordinari amministrazione». Ma la Federico la ricetta  per il rilancio della cittadina della Certosa l’ha messo sul piatto: «Bisogna puntare – ha detto – sul patrimonio artistico, su quello religioso e su quello naturalistico». Di viluppo di idee da mettere in campo «monitorando il territorio di appartenenza» ha parlato Valeria Giancotti in quota Raffaele Lo Iacono che ha anche criticato l’operato dell’amministrazione comunale. Critiche all’esecutivo guidato da Rosi anche dal Walter Lagrotteria che torna nel centrosinistra e che ha chiesto «l’impegno dei cittadini ad incominciare dal momento in cui si vota». Hanno chiuso, rispettivamente, il segretario del circolo cittadino, Paolo Retinano, critico con gli amministratori azzurri e il consigliere regionale, Michele Mirabello, che ha garantito l’appoggio della Regione per lo sfruttamento delle risorse comunitarie per lo sviluppo della cittadina.

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